Quello che festeggia quest’anno è un anniversario di tutto rilievo. Il cineteatro Victoria di Chiavenna, con la sua consueta programmazione di alto livello, festeggia i centoventi anni di vita. “L’edificio – ricorda lo stesso sito dedicato al teatro e alla sua programmazione- è oggi sala di cinema e teatro Victoria ma nacque come ricreatorio della canonica di San Lorenzo nel 1904 su progetto di Giovanni Lisignoli”. Allora dotato di 187 posti e 67 in balconata, oggi ne annovera 193 a sedere. Le prime proiezioni cinematografiche, ricorda sempre il sito, sono del 1909 nel teatro che era dedicato a San Luigi. Con orgoglio i responsabili del cineteatro ricordano che “fu la prima sala cinematografica cattolica in tutta la diocesi di Como in tempi in cui il cinema veniva ancora guardato con sospetto ai fini educativi per la gioventù”. Anni certamente delicati ma densi di passione, in cui il cinema cresceva fino a prendere, nel 1936, la denominazione Sirius. L’attuale nome Victoria risale invece al 1941 e fu scelto “per sottolineare il felice superamento di tante difficoltà finanziarie”. I posti salirono a 257 e il palco accolse 120 persone. Determinante, si sottolinea ancora nel sito del cineteatro, fu l’impegno di un canonico, Giocondo D’Amato. Il tempio del grande schermo e del teatro chiavennese avrebbe poi subito una serie di altri interventi migliorativi. Fu l’architetto Enrico Meroni a fare assumere alla sala l’attuale fisionomia, e fu nel 1978 che si procedette all’ampliamento del palco grazie a un progetto di un altro architetto, Antonio Scaramellini. Nel 2011 fu rifatta la copertura, nel 2013 rinnovato l’impianto elettrico.l “E infine – spiega il cineteatro – nell’anno 2018 è stao effettuato un lavoro di restyling degli arredi, con il rifacimento del pavimento e la sostituzione di tutte le poltrone”. A gestire la sala, proprietà della parrocchia di San Lorenzo è , dal 1976, un gruppo di volontari. L’attività del Cineteatro prevede ora da sabato 5 a lunedì 7 ottobre la proiezione del film “Campo di battaglia” di Gianni Amelio. Il Victoria è anche spesso sede di serate culturali e riflessioni su temi d’attualità.
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